Il Museo della Pastorizia è un inno alla storia di Castelsaraceno, un approfondimento delle sue tracce generazionali e un possibile percorso di sviluppo locale che aderisce alla linfa delle tradizioni. Questa narrazione canta le strade dei tratturi della transumanza e i saperi che intorno all’economia della pastorizia, dell’agricoltura, dell’artigianato si radicarono. La progettazione della struttura, la predisposizione high tech dei canali e dei codici comunicativi, la ricerca del materiale etno-antropologico rappresentano gli aspetti più rilevanti per invitare il visitatore a immergersi direttamente nel passato per recuperare una saggezza preziosa, nel denso magma della nostra Memoria, con lo sguardo rivolto al futuro. Dai saperi popolari ai fenomeni storici e millenari che hanno caratterizzato la cronologia di Castelsaraceno e l’esperienza della sua comunità, il Museo è il risultato di una sinergia coordinata tra le testimonianze di chi ci ha preceduto, le competenze delle nuove generazioni, le opportunità di investimento in settori economici emergenti e il corretto utilizzo delle risorse finanziarie regionali ed europee.
Con l’apertura del Museo della Pastorizia si ambisce a creare posti di lavoro, formare nuove professionalità che si realizzino nel proprio territorio, permettendo loro di riabbracciare il senso di appartenenza a una storia e una geografia che si riscoprono come proprie. Un riconoscimento che potrebbe significare impegno e ingegno finalizzati alla promozione dell’identità di quel luogo, della cultura, del passato come risorsa attraverso cui presentarsi al mondo. Creare un contenitore culturale di questo spessore vuole altresì dire consolidare un patrimonio, materiale e immateriale, che sia condiviso dalla cittadinanza, la quale in questa partecipazione si rafforza come comunità. Se un bambino assiste all’intervista dei propri nonni su più pannelli di sala, sulle tecniche e gli strumenti di lavoro pastorali, sui loro saperi, e poi si addentra in una proiezione immersiva accompagnata da una scia di odori che rievocano gli aspetti tipici del passato e del presente, allora, forse, portata a termine la fase obbligatoria della scuola penserà di investire su quei volti autentici e quei profumi genuini, sostenuto da una rete economico-professionale che possa agevolare questa passione. Il Museo è un’importante occasione per tramandare il nostro repertorio culturale e, attraverso di esso, emergere nell’indiscriminato conformismo a cui i tempi post-moderni ci indirizzano.
La proiezione che l’Amministrazione comunale sta tracciando per la crescita della comunità investe sul settore terziario, quello dei servizi, del turismo e della cultura, attraverso i quali si punta alla piena rivalorizzazione del settore primario, in cui si abbarbica la storia di Castelsaraceno ma anche il suo futuro, la speranza delle sue risorse umane.